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"Oggi, a distanza di cinquant'anni e più, rileggo le poesie di Fernando, che forse appena sfiorai all'epoca, e ritrovo non quel ragazzo, quell'amico perduto, ma un uomo saggio, profondo, appassionato, pieno di nobili intenzioni per la vita e per gli altri, e mi accorgo che i suoi sguardi, che credevo di aver condiviso fino in fondo, erano rivolti più in lontananza, verso destini umani così lontani dai nostri, e quegli sguardi oggi, finalmente, li sento veramente miei." (dalla pref. di Renzo Arbore)